Marco Salerno, classe ’78 inizia a “scarabocchiare” sin da piccolo ed è affascinato dai primi anime, i robottoni di Go Nagai, primo Jeeg il robot, inizia a riprodurre episodio dopo episodio i suoi eroi. Ma il suo percorso di studi non ha nulla a che fare con il mondo dell’arte, infatti Marco si diploma come perito tecnico commerciale programmatore e si laurea in scienze infermieristiche. La sua passione per il disegno resta inconfutabile, inizia a disegnare fumetti per il gruppo dei Grind Comics, poi disegna una ministoria di Daryl Dark per la Cagliostro E–Press e successivamente chiamato da Michele De Paulis, autore di Partenopeide e Ostrakon, realizza illustrazioni e copertine a marchio LFA Publisher.
Quest’ultima ha pubblicato la trilogia “Uomo disonorato. Spada disonorata” che vede nel primo volume la sceneggiatura di Davide Schiano di Coscia mentre negli altri due un lavoro a tutto tondo di Marco Salerno. Nel frattempo, del suo lavoro da infermiere Salerno si è unito alla rivista “Gli scarabocchiatori di Zio Lò”.
Marco hai spaziato molto nella tua vita, negli studi e nel lavoro hai toccato settori diversi. Cosa ti appassiona di più?
“Beh sicuramente la mia vera passione è stata e resta il disegno, è ovvio, anche se io vivo di passioni alcune maggiori, altre minori ma posso asserire in tutta serenità che il disegno è la mia passione con la P maiuscola. Ovvio che tutte le altre esperienze mi hanno formato e hanno fatto sì che optassi per determinate scelte che mi hanno portato al punto in cui sono”.
Nel futuro ti vedi più disegnatore o infermiere?
“Domanda difficile, anche perché alla mia età progettare il futuro sembra quasi un paradosso, comunque per rispondere nel mio futuro mi vedrò sempre infermiere ma sarò sempre disegnatore, il disegno è una costante che mi ha accompagnato per tutta la vita e lo farà fino all’urna”.
Cosa consigli ai giovani che vogliono approcciarsi a questo mondo?
“Cosa consiglio? Beh l’unica cosa che mi sento di dire è che se l’idea di partenza è copiare disegni senza aver studiato anche un minimo è come condurre alla cieca e il disegno come la musica, la poesia e ogni forma di espressione è sempre frutto di duro lavoro e dedizione. Se si vuole migliorare bisogna sempre guardare ai propri lavori chiedendosi cosa manca anziché dire: guarda cosa ho fatto”.
Mi hai accennato che presto uscirà Amnesia Diner & Coffee, ci puoi anticipare di cosa parla?
“No, non presto, per ora è un concept che sto sviluppando assieme all’idea di uno spin-off da inserire in una riedizione di Uomo Disonorato. Spada Disonorata, volume unico. Unico spoiler: la torta di mele dell’Amnesia ha qualcosa di veramente speciale e Molly ne è la custode della ricetta. Per ora vi basti sapere questo”.