Con il libro “Bomba a orologeria” Daniele Capezzone affronta i temi del passato recente e prova a immaginare il futuro
“Bomba a orologeria. L’autunno rovente della politica italiana”, l’ultimo lavoro di Daniele Capezzone, giornalista presso La Verità e autore di “Likecrazia. Lo show della politica in tempo di pace e del Coronavirus” e “Per una nuova destra. Antitsse, pro libertà, dalla parte dei dimenticati dalla sinistra”, editi da Piemme, e “Delitto alla Farnesina”.
L’autore, in pieno stile tucidideo, scrive nell’introduzione un’archeologia degli eventi che hanno portato alla caduta del governo Draghi e ciò che ogni schieramento politico si prepara a fare in vista delle votazioni del 25 settembre 2022.
Nei primi cinque capitoli, Capezzone affronta la grande tematica della gestione del Coronavirus, che ha toccato quasi tutti i partiti e gli esponenti politici. L’autore consiglia al centrodestra come capitalizzare questa grande possibilità data dalla massa degli scontenti.
La parte centrale del libro si incentra sulle politiche, o quantomeno sulle idee, che la coalizione deve portare avanti nel corso della campagna elettorale. Qui, Capezzone non risparmia critiche verso certi atteggiamenti tenuti dai tre componenti della compagine che, a volte, nella sua ottica, risultano dannosi.
Il libro si conclude con un grande dubbio, ma anche una grande speranza, ovvero se si riuscirà nell’intento di risultare i vincitori della tornata elettorale e di come si evolveranno determinate situazioni, prima su tutte la guerra in Ucraina.
“Bomba a orologeria” risulta essere una lettura piacevole con tantissimi spunti di riflessione e citazioni di grandi politici e intellettuali, da Niall Ferguson a Henry Kissinger passando per Graham Greene e Klemens von Metternich.
Il nostro consiglio è quello di recuperare questo libro perché tratta diversi punti politici e non sotto nuovi punti di vista.