È prevista per il 26 maggio l’uscita di “Spleen and Guts”, ultimo album degli Hana Bi che sarà presentato al Mamamu Bar (via sedile di Porto N. 46) la sera del 27 maggio, a Napoli.
Gli Hana Bi, un EP all’attivo e l’ultimo video “Starlight” pubblicato lo scorso ottobre presentato al live del Lizard club di Caserta questo febbraio, danno alla luce un lavoro di otto track e stilisticamente innovativo. La formazione degli Hana Bi rimane fedele dal 2020 con Johnny Darko alla chitarra e voce, Luca Coletta al basso e Alessio De Nicola alla batteria. “Spleen and Guts” è stato registrato al Blackness Sound Studio ed è un album frutto di un lavoro di autoproduzione.
La band partenopea degli Hana Bi presenta sonorità della musica shoegaze, eterea a tratti distorta. Seppur non evidenti eredi del noise, il loro dark trasmette in un movimento di noise e malinconia, le voci della Napoli Indie. La suggestione emotiva e i chiaroscuri caratterizzano i lavori degli Hana Bi, band in perpetua evoluzione, e che rimarca con forza un’identità post grunge, forse animata da fantasmi interiori.
Rimane un magnetismo acustico dai toni malinconici che non si auto conclude e che rimarca contrasti e bisogni che si alternano tra silenzio e noise, senza mai lasciare andare il gusto autentico della sperimentazione.
Racconta così Johnny Darko: “Il titolo Spleen and Guts è un gioco di parole dove Milza (Spleen) e Fegato (Guts) oltre ad indicare organi umani sono usati anche per esprimere Cupezza Malinconica (un tempo si pensava risiedesse proprio nella milza) e Coraggio, due stati d’animo, due fasi dell’essere umano che sembrano distanti e opposti ma che in realtà possono essere complementari dove il coraggio è quello di chi riesce a passar attraverso il proprio malessere esistenziale. Questo album riflette nei testi e nelle atmosfere questi due mondi, lo stesso album quasi fosse un concept e caratterizzato dalla dualità, le canzoni sono pari (8) e ogni canzone ha il suo doppio o il suo opposto complementare. Il disco riflette più mood e ancor di più dei nostri lavori precedenti non è classificabile musicalmente, lasciamo all’ascoltatore il gusto di inquadrarli e ricercarne le influenze, per noi è sempre spleen rock il termine che abbiamo coniato per descrivere la nostra musica”.