Il mondo del Cinema con l’avvento delle nuove piattaforme come Netflix e Prime video per alcuni attori è diventato ancora più difficile sfondare ma c’è chi non si arrende e sceglie di farsi strada attraverso i sacrifici. E’ il caso della ventottenne romana Martina Pelone che con grinta e audacia segue un suo percorso.
Come è nata la tua passione per la recitazione?
“La mia passione per questo mestiere è nata alcuni anni fa. La scoperta quando un giorno partecipai ad un concorso di bellezza e mi chiesero anche di portare una canzone, o un ballo oppure un monologo. Allora io portai il testo tratto da “Fame saranno famosi” ed ‘è proprio li che è cominciato tutto cioè mentre recitavo sentivo le farfalle nello stomaco, ho provato una sensazione mai provata prima finalmente sentivo di aver trovato il mio posto nel mondo. Da quel momento ho capito il significato della parola Amore”.
Quale è stata la tua esperienza più bella o formativa nel tuo percorso da attrice?
“In realtà ci sono stati diversi momenti bellissimi il primo è stato il periodo dell’accademia li ho imparato come funziona questo mestiere, mi ha messo in gioco, mi ha permesso di migliorarmi ed apprendere tante cose e un’altra cosa importante mi ha fatto conoscere tante persone speciali. Invece il secondo momento importante è stata quest’estate quando ho fatto la pirandelliana una parte dell’estate romana all’Aventino la mia prima vera esperienza come attrice è stato davvero emozionante”.
A quali progetti stai lavorando adesso?
“In questo momento ricomincio le lezioni all’università ci sono altre cose in ballo ma non dico niente perché sono un po’ scaramantica”.
Cosa implica fare Cinema oggi? Ci sono maggiori o minori difficoltà?
“Fare cinema oggi sicuramente e molto diverso rispetto a prima per molti motivi primo tra i quali sicuramente l’avvento delle piattaforme come Netflix, Prime video e Disney plus e quindi non tutti vanno più nelle sale a vedere film a meno che non si tratti di grossi film che hanno un richiamo importante e a cui è stata fatta una grande pubblicità come è successo con “Barbie”. C’è un modo sicuramente diverso nel fare film e si potrebbe dire che ci sono e non ci sono possibilità in questo mestiere”.
Il tuo rapporto con i social invece come lo descriveresti? Quanto è utile oggi?
“Io devo dire che utilizzo tantissimo i social forse se delle volte li usassi un po’ meno sarebbe meglio. I social network fanno parte del quotidiano perché è un modo che usiamo per interagire ma allo stesso tempo ci serve per questione lavorative quindi sono diventati molto importanti per la società”.
Proprio sui social c’è stata ultimamente una polemica secondo cui anche gli attori, oggi, vengono scelti in base al numero di follower. Tu cosa ne pensi?
“Si è vero alcune persone vengono sicuramente scelte dal web può essere sia un bene che un male. Bene perché magari permette a molte persone di mostrare quanto valgono ed è un male perché non sempre viene data possibilità a gente di talento ma principalmente a quella persona che ti riesce a fare un sacco di visualizzazione anche con un video che non ha niente di eccezionale”.
A cosa aspiri?
“Aspiro a diventare una grande attrice”.