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Roberto Baggio, la stella più luminosa del calcio italiano


“Dio c’è ed ha il codino” recitava uno degli striscioni più famosi visti allo stadio. L’astrologia può spiegare la mitizzazione del ricciolino che trentuno anni fa conquistava il Pallone d’oro

Il tempo non sembra mai passare per un calciatore tanto amato e divinizzato. Nulla è a caso. Nella consueta iconografia l’Acquario, segno zodiacale di Roby, è rappresentato da un uomo che porta due anfore inclinate (che indicano benedizione e protezione) dalle quali scende verso la terra un fiotto d’acqua. Per alcuni è la raffigurazione dello stesso Zeus, che versa l’acqua dalla giara per rendere fecondi i semi della vita sepolti nel grembo terrestre. Il nostro giocatore più celebre nasce da Florindo e Matilde a Caldogno, in provincia di Vicenza, sabato 18 febbraio 1967 (presumibilmente) alle ore 18.15. Sesto di otto fratelli, inizia a tirare i primi i calci in casa, con la smania di crescere in fretta per poterlo fare in un campo vero, davanti ai propri tifosi. Viene dipinto da uno dei suoi primi allenatori come “il più piccolo, silenzioso, appartato, ma anche il più grintoso e il più furbo”. Le note di fondo del suo tema astrale – Sole in Acquario e Luna in Gemelli – parlano di slancio umanitario e doti oratorie, benché la sua natura sia piuttosto schiva e riservata. I pensieri sono ordinati ed organizzati, con uno sforzo costante nel lavoro. È gentile, buono e mite nell’animo. Anche i modi e i gesti sono pervasi da un afflato spirituale. È un idealista ma dall’atteggiamento concreto. Essendo la Luna in decima casa (carriera) è particolarmente flessibile agli spostamenti. La parola chiave è “novità”. Nonostante la profondità e la serietà dei suoi interessi, si annoia se deve lavorare continuamente nelle stesse condizioni. Urano, il pianeta del segno, è legato ai cambiamenti fisici ma anche a tutto ciò che è fuori dagli schemi mentali e fonte d’ispirazione per gli altri.

Fonte foto: Astro.com

L’ascendente in Vergine ed il suo governatore, Mercurio, in settima casa, completano il quadro di un atteggiamento calmo, analitico e critico, con una grande capacità di perseverare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Quando viene ingaggiato dalla Fiorentina dice: “Continuerò la mia vita, calcio e fabbrica. Spero solo che mio padre mi conceda qualche ora di riposo in più”. In questa frase c’è tutta l’umiltà e lo stacanovismo tipico della Vergine. A queste due cose se ne aggiunge una terza, la riservatezza. Benché non gli dispiaccia avere rapporti con gli altri, c’è qualcosa infatti che detesta: una continua intrusione nella sua privacy. Il Sole in sesta casa da una parte accentua la vocazione professionale, dall’altra pone l’accento su problematiche fisiche che si ripercuotono proprio nel settore lavorativo. “Da bambino piangevo quando sentivo passare le ambulanze”: una frase che fa rabbrividire perché sa di predestinazione, di destino annunciato. Tutta la carriera di Baggio è stata pesantemente condizionata da gravi infortuni. Il pianeta è in opposizione all’ascendente dove è collocato Plutone (il Dio della potenza psichica): attrae cioè persone autorevoli con forte ego (gli allenatori) che entrano in contrasto perché cercano sempre di ottenere il dominio su di lui. Nei suoi rapporti con i compagni mostra un atteggiamento dignitoso, forte ma generoso (il bellissimo trigono Mercurio-Nettuno-Giove). Marte in Scorpione inoltre è pungente ed energico come lo era lui sotto porta: è una posizione tipica negli sportivi. Il fatto che risiede in terza casa (mass media) rende popolari le sue performances di artista del calcio.

Fonte foto: PrimaBrescia.it

La sfera privata è baciata dalla buona sorte. Venere in Pesci in settima casa non solo è indice di un animo romantico alla ricerca dell’anima gemella, ma anche di un matrimonio fortunato (nel 1989 convola a nozze con Andreina Fabbi). Vi è inoltre la presenza di Saturno, il pianeta della responsabilità, della maturità, della durata nel tempo, collegato anche alla buona educazione ricevuta in famiglia che lo rendono incline ai valori tradizionali, spingendolo ad essere un ottimo padre (la coppia ha tre figli: Valentina, Mattia e Leonardo). Al di là della sfera emotiva, lavorativa e privata Baggio nel suo campo è un autentico genio proprio come lo era Raffaello, da cui prende il soprannome. Negli ultimi anni della sua carriera comparve sugli spalti la scritta: “Dio c’è ed ha il codino”. Pochi campioni hanno saputo, come lui, rappresentare in maniera così totalizzante i valori più nobili dello sport, rimanendo indelebilmente nel ricordo di tutti. La carta dei tarocchi collegata all’Acquario è infatti una delle più belle, quella delle Stelle, indicante profondità e ascesa verso i vertici della consapevolezza e della propria natura immortale.

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