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Michelangelo Buonarroti e l’assurda pornografia del David

Una preside scolastica degli USA, precisamente in Florida, è stata licenziata perché ha mostrato la fotografia del David di Michelangelo ai suoi studenti e i genitori hanno ritenuto la immagine stessa pornografica, protestando sino ad ottenerne il licenziamento.

E qui nasce il primo problema: se sono più deficienti i genitori puritani o chi ha disposto il licenziamento.

Questo accade perché sostanzialmente la società americana è malata di sessismo a tutto tondo e ogni cosa ha una sua logica per combattere i pruriti di tali cittadini reprimendoli in maniera esemplare e trattandoli come bambini.

La notizia ha suscitato la ilarità del 99% degli italiani e dando al contempo il colpo di grazia alla pessima opinione che si ha degli USA a prescindere dal colore politico che si rappresenta.

Questo perché già è stato mal digerito da tanti anche la circostanza che sui grandi romanzi si debbano eliminare parole sessiste o di derisione del corpo, il cosiddetto body shaming, tanto che ci aspettiamo che prima poi il racconto Biancaneve e i sette nani diventi Biancaneve e i sette diversamente alti.

Indubbiamente siamo un popolo di bischeri – ma sino ad un certo punto – perché abbiamo ciò che altri non hanno, l’ironia, a motivo del quale è giorni che impazza sui social una satira feroce ma divertente – con il David vestito di jeans – per prendere in giro questi cavallari senza arte né parte.

Far capire ad un cittadino statunitense, tarato solo sulla logica del profitto e delle armi, che cosa sia stato il Rinascimento è una battaglia persa a prescindere perché la loro memoria storica come popolo è stata spazzata via con la conquista del west e il pogrom dei nativi americani, svilendo quel minimo di tradizione prettamente orale che avevano nel culto animistico della natura.

Loro cacciavano bisonti, noantri avevamo Michelangelo, per dire.

Posso essere tacciato di razzismo e sostanzialmente penso che abbiate ragione, ma almeno lo riconosco al punto che ritengo che avere una pessima considerazione degli Usa sotto ogni punto di vista dovrebbe essere inserito nella Carta Costituzionale.

Un popolo bacchettone – come già sopra detto – che mette al gabbio chi ha messo la mano sul sedere ad una donna 30 anni prima (forti del fatto che non c’è la prescrizione del reato) e ha ancora la pena di morte, irrogata sempre ai soli neri di carnagione.

E pretendono di essere i guardiani della civiltà occidentale che ha ben altre solide basi che è il Rinascimento.

Vivono in un perenne medioevo mentale che non è come il nostro, dove nel dodicesimo secolo, si iniziava ad avere una diversa concezione dell’amore con il sentimento di origine provenzale (l’amor cortese) di cui Dante per un verso e Petrarca per un altro sono stati gli alfieri, ma qualcosa di diverso e con tradizione diversa e cancellata, ma non si possono mettere sullo stesso piano perché loro non hanno più nulla su cui basare i ricordi di antichi fasti e relegando la memoria storica nelle riserve.

L’aspetto, quindi, diventa esilarante per un verso e preoccupante per l’altro per questa deriva di ignoranza tipicamente americana che ammorba il mondo occidentale che lo prende invece come esempio di democrazia che, invece, è basata solo sulle guerre petrolifere e il gusto del bello si ferma avanti ad uno scaffale del supermercato dove si vendono fucili mitragliatori.

Ma è un peccato perché, sostanzialmente, gli USA hanno saputo esprimere anche grandi letterati che hanno fatto parte integrante della nostra infanzia o gioventù o con testi di teatro non indifferenti con Tennesse Williams che comunque rimane lontano anni luce dal nostro eroe antico Pirandello o un moderno Ascanio Celestini, tanto per farne alcuni esempi.

Ma se si parla d’arte è buio pesto tanto che promuoverei una raccolta firme affinché il Metropolitan Museum of Art sulla 5° avenue di New York venga chiuso per punizione esemplare a tale inutile scelleratezza di sensibilità visiva e storica.

Un popolo che spende milioni di dollari per un’opera di Jeff Koons e il suo Rabbit di acciaio inossidabile e che inorridisce avanti al David non si può sentire.

In ogni caso però tale artista paraculo lo salvo perché è il portavoce di un kitsch o pacchiano – vedete voi – e anche perché, cosa non da poco,meriterebbe la medaglia al valore civile quale ex marito di Cicciolina.

Perché questa è la sua vera gloria eterna.

È un mondo al contrario in cui si esalta la pop art di Andy Wharol dimenticando che un Fortunato Depero (amico di Giacomo Balla) futurista, era avanti luce anche nel design tanto che la bottiglietta del Campari soda (1932) dalLui disegnata ancora non ha rivali.

La deriva degli USA è negli occhi sprovveduti delle persone che non riescono a capire che non dovrebbero essere presi ad esempio a meno che siano ancora animati dal sentimento di riconoscenza derivante dall’applicazione, nell’immediato dopo guerra, del piano Marshall per la ricostruzione delle nostre città bombardate da loro.

Oltre il danno anche la beffa quindi.

In cuor loro gli italiani sono antiamericani: chi di sinistra perché ritiene che incarnino l’esasperazione del profitto e del Dio denaro, chi di destra perché popolo senza tradizione.

Invece i politici tutti, Schlein e Meloni compresi, li vedono ancora come un miraggio di impagabile democrazia che ha invece amplificato le disuguaglianze nei fatti concludenti laddove nel profondo sud ci sono sacche di povertà spaventose svilendo l’I have a dream di Martin Luther King.

Non si meritano l’arte se non quella cafona per cui vanno pazzi e che a noi, abituati a ben altro, fa inorridire.

Aveva ragione l’americano Mark Twain: “è stato meraviglioso scoprire l’America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso ignorarla.”

E se lo ha detto lui, ci potete scommettere che aveva capito al meglio il disastro di essere statunitensi.

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