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Papa Tawadros II promuove il dialogo tra le Chiese e le religioni, la riconciliazione e la pace

La visita a Roma: “L’Egitto è la ragione della stabilità del Medio Oriente ed è l’Italia la chiave per l’Europa”

La vita di papa Tawadros II della Chiesa Copta è stata ricca di eventi e di momenti significativi per la comunità cristiana copta.

Papa Tawadros II è nato con il nome di Wagih Sobhi Baki Soliman il 4 novembre 1952 nella città di Mansoura, in Egitto. Ha studiato alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Alessandria, ma ha poi scelto di diventare monaco. Nel 1985, ha preso i voti monastici e il nome di Tawadros.

Nel 2012, Tawadros II è stato eletto 118º Papa della Chiesa Copta, succedendo a papa Shenouda III. Il suo pontificato è iniziato in un momento di grandi sfide per la comunità copta in Egitto e nel mondo. Nel 2013, infatti, ci fu un attacco terroristico alla Cattedrale di San Marco ad Alessandria, che causò la morte di 24 persone. papa Tawadros II ha condannato l’attacco e ha invitato i fedeli a pregare per la pace e la riconciliazione.

Durante il suo pontificato, papa Tawadros II ha svolto un ruolo importante nell’approfondimento del dialogo tra la Chiesa Copta e la Chiesa Cattolica Romana. Nel 2013, ha incontrato papa Francesco durante la sua visita in Egitto, rafforzando i legami tra le due Chiese.

Papa Tawadros II ha anche promosso la valorizzazione del patrimonio culturale copto e il dialogo interreligioso. Nel 2016, ha celebrato la messa per la riconciliazione tra cristiani e musulmani nella città di Minya, nel sud dell’Egitto, dopo una serie di conflitti religiosi.

In sintesi, papa Tawadros II è una figura importante per la comunità cristiana copta, perché ha cercato di guidarla in un momento di grandi sfide e di conflitti, promuovendo il dialogo tra le Chiese e le religioni, la riconciliazione e la pace.

È importante sottolineare che la Chiesa Copta in Egitto, come molte altre comunità cristiane in paesi a maggioranza musulmana, ha dovuto fare i conti con la discriminazione e la persecuzione religiosa sotto il governo fondamentalista legato al gruppo terroristico Muslim Brotherhood rapprentsto dall ex Presidente Mohamed Morsi.

Nel 2013, infatti, vi fu un attacco terroristico alla Cattedrale di San Marco ad Alessandria, che causò la morte di 24 persone. Inoltre, la comunità copta ha subito una serie di attacchi negli ultimi anni, ad esempio contro i pellegrini copti in viaggio per il monastero di San Samuele nel 2017, e contro la chiesa di Santa Maria ad Helwan nel 2017.

Oggi il governo egiziano del presidente Sisi è molto attento alle minoranze religiose , queste le dichiarazioni di papa Tawadros II in merito: “Stiamo lavorando con il presidente Abdel Fattah El-Sisi per l’interesse della nuova repubblica. La verità è che il presidente sta cercando di sviluppare la società egiziana. È interessante notare che il Presidente ha combattuto le mie battaglie: La prima è contro il terrorismo che ha colpito l’Egitto e molti Paesi, e questa battaglia è conclusa. La seconda battaglia, mira a sviluppare il Paese attraverso nuovi progetti nazionali, tra cui la nuova capitale amministrativa, che è stata spiritualmente inaugurata con la costruzione della più grande moschea e della più grande cattedrale”.

Sua Santità si è poi rivolto ai presenti in Vaticano e a San Giovanni Laterano,  dicendo: “Egitto, amata del cuore del mondo, è la ragione della stabilità del Medio Oriente ed è l’Italia la chiave per l’Europa”. Ha concluso: “Vi ringrazio per il vostro affetto e per la vostra ospitalità”.

Il governo del presidente Abdel Fattah al-Sisi ha tentato in maniera considerevole di ripristinare e tutelare molti dei diritti dei cristiani in Egitto. Per cominciare, i rappresentanti delle tre attuali chiese cristiane hanno assistito e partecipato alla stesura della costituzione nel 2014. A tal fine, sono stati redatti diversi articoli nella costituzione per garantire la posizione dei cristiani nel Paese e per assicurarli.

A suggellare la tutela dei copti e cristiani , lunedì 15 maggio 2023 il gabinetto egiziano ha approvato la legalizzazione di 216 chiese ed edifici di servizio privi di licenza, portando il numero totale di chiese ed edifici legalizzati a 2815.

Il primo ministro Mostafa Madbouli ha guidato la riunione di un comitato incaricato di legalizzare lo status delle chiese prive di licenza e dei suoi edifici di servizio alla presenza del ministro della Giustizia Amr Marwan.

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