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Il ricambio generazionale e la contestazione pro Palestina

Nel mirino dei contestatori David Parenzo invitato a parlare all’UNiversità La Sapienza di Roma

All’interno dell’università La Sapienza di Roma, nei giorni 7 e 8 marzo si è svolto il Campus Obiettivo 5. Evento che viene organizzato ormai da tre anni con la collaborazione tra l’ateneo, Il Corriere della Sera e Le Contemporanee, per sensibilizzare, trattare, discutere e parlare della parità di genere, argomento che oggi come non mai è al centro del dibattito pubblico e politico.

Del vasto e interessantissimo programma nella due giorni, uno in particolare si prevedeva essere dal clima alquanto scoppiettante, sia per l’argomento sia per i relatori. Venerdì 8 marzo alle ore 14.30, presso l’aula T1 dell’ateneo romano si sarebbe incontrati per dialogare sul ricambio generazionale un parterre molto ampio, dai politici ai giornalisti accompagnati dagli studenti, infatti sarebbero intervenuti il consigliere capitolino Federico Rocca, la giornalista e scrittrice Flavia Perina, il noto giornalista, conduttore televisivo radiofonico de La Zanzara con Giuseppe Cruciani e televisivo presso l’emittente La7 con il programma L’aria che tira, David Parenzo, una delle fondatrici de Le contemporanee e collaboratrice di IoDonna e Il Foglio, Valeria Manieri, e due studenti, rappresentanti dell’associazione Azione Universitaria, Giacomo Mollo, presidente della stessa e Damiano Vulpiani, vicepresidente.

Il convegno, che doveva trattare un argomento molto caro ai giovani, ovvero il ricambio generazionale non ha avuto nemmeno il tempo di iniziare che dalle fila dell’uditorio si sono alzate delle grida belluine e una bandiera della Palestina per contestare la presenza di David Parenzo, in maniera particolare veniva additato al giornalista il non aver condannato, quella che i protestanti considera tale, l’aggressione israeliana contro Gaza. A causa di questo inconveniente, ampliatosi con l’arrivo di decine di esponenti della galassia antagonista e facente parte dei collettivi universitari, si è dovuto ritardare di qualche tempo l’inizio del convegno, mentre i relatori e le forze dell’ordine cercavano di trovare una mediazione con i facinorosi, come testimoniato dai video pubblicati su Instagram da Parenzo stesso, senza però ottenere nulla dai contestatori, che quindi vengono accompagnati all’esterno dell’aula dalle autorità.

Sistemato questo problema il convegno ha avuto inizio, anche se all’esterno i collettivi hanno continuato a operare azioni di disturbo, quali battere le mani e i caschi dei motorini sulle mura dell’aula, sui vetri, arrivando anche a romperne uno, arrecando quindi danno al patrimonio universitario,e urlando al megafono i loro appelli, azioni che però non hanno influito più di tanto l’uditorio, che ha ascoltato le parole del consigliere Rocca, soffermatosi molto sul ruolo che le istituzioni locali ricoprono per la formazione dei giovani e quello che si potrebbe fare. Ovviamente, però il discorso ormai era indirizzato anche sulla questione politica, infatti i giornalisti presenti si sono confrontati sul ruolo della politica nella vita giovanile, che è stata definita come il sale della gioventù, e sui metodi per portare avanti le proprie idee, tra i quali anche il contrasto duro, ma mai senza imporsi con la forza, come tentato dai facinorosi in precedenza.

Dello stesso tenore e ricordando anche le passate violenze subite, come nel caso dell’ottobre 2022, quando oggetto della contestazione fu il giornalista Daniele Capezzone, l’intervento di Damiano Vulpiani che si è concentrato sulle differenze del fare una politica strillata, violenta e fine a se stessa come quella dei collettivi, piuttosto che quella dell’associazione della quale fa parte, che alla politica lega l’attività in aiuto degli studenti. Alla fine è stata aperta la possibilità al pubblico di intervenire, con le domande, moderate da Giacomo Mollo, rivolte tutte a David Parenzo, vertenti in maniera particolare sul mondo della televisione e come i giovani possano approcciarvisi. Uno scrosciante applauso ha concluso l’evento e una lunga fila per fare i selfie o per scambiare due parole con quella che era la star del momento, David Parenzo, ha confermato come la polemica e la contestazione è stata alquanto futile e senza alcun tipo di conseguenza.

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