La storia del Sol Levante
Il Giappone è definita la terra del Sol Levante, ma da cosa deriva questa sua denominazione?
Molti credono che il significato provenga dalla bandiera bianca con il cerchio rosso al centro o dalla sua posizione geografica, in realtà ha origini lontane e radicate.
Il principe Shtoko Taishi è stato il primo a chiamare il Giappone con questo appellativo scrivendo in una lettera all’imperatore della Cina, che il paese che governava, Nihon, era quello in cui sorge il sole.
Il Giappone, geograficamente decentrato rispetto all’Europa, divenne il principale centro commerciale da e per tutto il globo. Si trova vicino al meridiano opposto a quello di Greenwich ed è la prima terra che vede la luce del sole viaggiando da Oriente verso Occidente.
Anche la lingua giapponese detta Nihongo è formata da 3 kanji: Ni (Sole o Giorno), Hon (Radice od Origine) e Go (Lingua).
Nippon, Wa, Wakoku, Yamato, sono altri appellativi della terra del sol levante. Gli stessi vicini di casa, i cinesi, identificarono il Giappone con il nome: le terre di Wa, di Wakoku così da riconoscere i cibi wafu, i riti, gli abiti tradizionali e la musica di quel popolo.
Spesso sentiamo pronunciare l’appellativo nipponico, che secondo la tradizione, ha origini ancora più antiche antecedenti al principe Shtoko Taishi, infatti, deriverebbe da alcuni studenti; Yamato invece indica la grande armonia. Marco Polo, invece, la chiamò Cipango, ma questo veniva da errori nella pronuncia.
Una terra tanto ricca, piena di tradizioni quanto di nomi.
Una cultura millenaria
Il Giappone è una terra dalla cultura millenaria che si riesce a fondere meticolosamente con la modernità, dai paesaggi montuosi del Monte Fuji, (simbolo religioso e patrimonio dell’UNESCO, sui cui è possibile fare trekking) alle località del nord, passando per le costiere del sud miscelandosi fino ad arrivare alla metropoli di Tokyo.
Il periodo migliore per visitare questo paese è durante la fioritura dei peschi che avviene nel clima mite della primavera.
Tokyo è la capitale in cui si possono visitare monumenti simbolo del Sol Levante e i quartieri tipici quali Ginza in cui si trova la zona commerciale, il Palazzo Imperiale e le case degli Shogun cioè dei Samurai. Fra gli altri quartieri troviamo Asakusa, con il Tempio di Senso-ji, Rappongi con il grattacielo Mori Tower, Aoyama, Akihabara con i vari negozi di elettronica, Shibuya, in cui troviamo numerosi ristoranti, locali, musei e gallerie d’arte. Una vista mozzafiato è dal Tokyo Metropolitan Government nel quartiere Shinjuki.
I templi e santuari sono concentrati nella zona di Ueno, mentre per i manga e il divertimento dovrete dirigervi verso Odaiba e Ikebukuro.
Kyoto è la seconda meta turistica
Il mercato Nishiki a Kyoto è una delle mete principali per chi vuole scoprire le tradizioni culinarie nipponiche. Tra le altre attrazioni c’è il tempio zen di Kinkaku-ji, il Padiglione d’Oro, il Padiglione d’Argento e un percorso molto suggestivo: il Fushimi Inari Taisha. Da non perdere c’è il Castello di Nijo, il quartiere di Gion con templi e abitazioni delle geishe, il Pontocho, il Sanjusangendo con 1001 statue della divinità della misericordia, il Tempio dell’Acqua Pura del ‘600, il Palazzo Imperiale di Kyoto e la Foresta di Bambù di Arashiyana. Prima di andare via non potete non visitare la Villa Imperiale di Katsura con il suggestivo giardino zen e il laghetto.
La terza città con più numeri di abitanti è Osaka
Osaka sorge a pochi chilometri da Kyoto e affaccia su un’area portuale. Anche qui c’è tanto da visitare, dal Castello di Osaka ricostruito dopo la Seconda guerra mondiale, il Santuario di Sumiyoshi Taisha risalente al III secolo, il tempio buddista di Shitennoji, il parco di Minoo con una flora molto particolare che merita soprattutto nel periodo autunnale e di cui non potete perdere l’emozionante ponte ai piedi della cascata.
A Osaka troverete anche gli Universal Studios Japan, uno dei parchi divertimenti più appezzati e visitati del Giappone, il Kaiyukan, l’Acquario di Osaka, il quartiere di Minami ideale per fare un po’ di compere e mangiare del buon sushi. Per una passeggiata invece c’è la zona della baia, Osaka Bay, dove è stata installata una ruota panoramica, diversi centri commerciali e alcuni musei particolarmente interessanti.
Se la permanenza in Giappone è abbastanza lunga, vi dovrete spostare sull’isola di Honshu a Nara ritenuta la culla della letteratura e dell’arte giapponese. Anche l’isola di Hokkaido è da non perdere, la cui caratteristica sono i paesaggi e i panorami mozzafiato. Aggiungerei le terme di Hakone e l’isola di Okinawa con le mitiche spiagge che affacciano sulle acque cristalline dell’Oceano Pacifico. Fra le altre destinazioni consiglierei di visitare le due città distrutte dalla bomba atomica durante il secondo conflitto mondiale: Hiroshima e Nagasaki, la foresta incantata di Aokigahara, Kamakura e Takayama dove potrete vivere ancora le antiche tradizioni giapponesi.
Di certo il Giappone non rientra fra i venti paesi più grandi al mondo, ma certamente è una terra che vale la pensa visitare per la molteplicità di attrazioni artistiche, culturali e paesaggistiche. Una delle caratteristiche di questo stato insulare è la tradizione soprattutto nel rispetto verso gli altri.
Questo popolo è tollerante e comprensivo verso gli stranieri e tende a mantenere l’armonia del luogo in cui ci si trova. Ed è proprio qui che nel VI secolo attraverso il confucianesimo-buddismo che nasce il rispetto e l’amore per il bene comune. Sayoonara!