L’eccessiva velocità è la causa principale degli incidenti stradali, se poi si aggiungono un’altra serie di fattori quali ruote lisce, strada bagnata, l’uso del telefono e altri piccoli ma determinanti elementi, si rischia che diventino fatali.
L’ISTAT attribuisce il 39.7% degli incidenti a tre cause principali
È una percentuale alta quella rilevata dall’ISTAT, ovvero dall’Istituto Nazionale di Statistica da gennaio a giugno 2022 sulle cause o le concause dei sinistri stradali. La distrazione, il mancato rispetto delle precedenze stradali e la velocità eccessiva. Quest’ultima ha una forte influenza sulla gravità dell’avvenimento e per essere a conoscenza di tali statistiche, le istituzioni si servono di numerosi strumenti.
In seguito alla pandemia si è registrato nello stesso periodo sopra citato un aumento rispetto al 2021 dei sinistri, questo perché ovviamente piano piano si sono ripresi i ritmi quotidiani modificatosi con il Covid in cui siamo stati costretti a rimanere a casa, ma entro il 2030 l’obiettivo degli stati europei è di dimezzare gli incidenti e di conseguenza feriti e vittime.
Un popolo distratto che vive di corsa
Ogni giorno che siano strade di città, autostrade, strade provinciali o superstrade, si nota sempre di più che c’è chi non rispetta le regole o le rispetta in concomitanza dei misuratori di velocità. Siamo un popolo che raramente riesce ad anticiparsi per non andare di fretta, viviamo nella frenesia della quotidianità. Anche la minima distrazione può portare a un evento fatale, aggravato se si guida in modo veloce. Un cellulare, cambiare la stazione radio, fumare una sigaretta possono essere tutti motivi di distrazione, poi è facile prendersela con un incrocio pericoloso perché strutturato male, i cantieri con i lavori in corso o le strettoie mal segnalate.
Non sono tutte scusanti false è vero che la viabilità delle nostre città avrebbe bisogno di una risistemazione, che tanti elementi come un fosso, andrebbero rivisti e aggiustati ma rendiamoci conto che se fossimo davvero attenti a quello che circonda, non incapperemmo in situazioni tali. Mettersi al volante credendo di stare su un circuito di Formula 1, magari anche con un grado alcolemico alto e facendo sorpassi azzardati non ci porterà mai a nulla di buono.
Come dice il detto popolare “chi va piano va sano e va lontano” e i proverbi raramente si sbagliano. In questo caso il proverbio si riferisce al raggiungimento dei propri obiettivi e anche sull’auto non c’è bisogno di correre, di non rispettare le norme e di aumentare la velocità, piuttosto impariamo ad anticiparci per non arrivare tardi, impariamo a rispettare noi e il prossimo, che potrebbe essere un pedone o un automobilista o chi è nel veicolo al nostro fianco, che potrebbe restare coinvolto per un nostro errore.
La vita nostra e quella degli altri è importante, dovremmo esserne grati ogni giorno e non buttarla all’aria così.